Primo piano
13 Gennaio 2025Introduzione
Siamo finalmente entrati nel 2025 ed è importante cercare di capire quali saranno, per il nuovo anno, i temi più in voga relativamente alla formazione..
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Per tale motivo in questo articolo ci focalizzeremo sui principali trend sui quali le aziende dovrebbero concentrarsi per formare i propri dipendenti.Ad effettuare l’analisi è GoodHabitz, piattaforma internazionale per la formazione aziendale, che ha appunto individuato sei tendenze chiave che le aziende dovrebbero tenere in considerazione per rimanere competitive nel 2025.
1)Focus sulle qualità umane in un mondo sempre più automatizzato
Con l’adozione crescente dell’intelligenza artificiale (IA) nelle aziende, il valore delle competenze umane diventa cruciale per mantenere alta la qualità del lavoro. Sebbene l’IA stia semplificando molte attività, solo una formazione adeguata consente ai dipendenti di utilizzarla efficacemente. Gli studi mostrano che i lavoratori, in particolare tra la Gen Z, stanno cominciando a usare l’IA, ma molti non si sentono ancora preparati. Investire nelle competenze personali, come l’intelligenza emotiva e la gestione del cambiamento, aiuterà a mantenere l’importanza del lavoro umano anche in un contesto tecnologico.
2)L’importanza del Change Management
Il cambiamento è un aspetto costante nel mondo del lavoro moderno, con aziende che affrontano trasformazioni culturali, tecnologiche e organizzative. La gestione del cambiamento è cruciale, ma molti manager non sono ancora adeguatamente preparati a guidare queste transizioni. Il 73% dei dipendenti si sente sopraffatto dai cambiamenti, rendendo fondamentale la formazione continua per facilitare l’adattamento. Inoltre, una gestione proattiva della “fatica del cambiamento” aiuta le persone a navigare nel processo con maggiore resilienza e motivazione.
3)Sviluppo continuo della leadership
Il miglioramento delle competenze di leadership, specialmente tra i middle manager, è essenziale. Questi manager, spesso promossi per le loro capacità tecniche, non sempre sono preparati a gestire il team e a comunicare in modo empatico. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva è fondamentale per la gestione dei conflitti e la motivazione del team. Programmi di leadership che enfatizzano la comunicazione, la gestione del cambiamento e la motivazione possono migliorare l’efficacia del gruppo e le performance aziendali.
4) Crescente focus sulla personalizzazione nella formazione
La personalizzazione dell’apprendimento è diventata una priorità, grazie all’uso di strumenti come l’IA, che permettono di adattare i percorsi formativi alle esigenze individuali dei dipendenti. La ricerca ha rivelato che il 62% degli intervistati considera l’IA come un elemento che rende la formazione più piacevole e utile. Le aziende che investono in programmi di formazione personalizzati migliorano la produttività, l’efficienza e la retention dei talenti, contribuendo a un ambiente di lavoro dinamico e inclusivo.
5)Diversità, Equità e Inclusione
Un altro tema centrale per le aziende è la creazione di ambienti di lavoro inclusivi che garantiscano pari opportunità di carriera e crescita. Le politiche di DE&I sono ormai integrate in molte pratiche aziendali e sono cruciali per promuovere il rispetto reciproco e il senso di appartenenza. Le organizzazioni devono adottare pratiche che riconoscano e promuovano la diversità, anche attraverso la formazione continua. L’inclusione non solo migliora l’accesso alle opportunità, ma arricchisce anche la cultura aziendale.
6)Influenza crescente del benessere aziendale
Il benessere mentale e fisico dei dipendenti è diventato una priorità. La ricerca di GoodHabitz ha rivelato che molti dipendenti italiani sono stanchi e insoddisfatti del loro lavoro, spesso a causa dello stress e delle difficoltà nel bilanciare vita privata e professionale. Le aziende devono investire in programmi che supportino la gestione dello stress, le competenze emotive e motivazionali, per migliorare la qualità della vita lavorativa. Tuttavia, in Italia, la formazione su competenze come la gestione del conflitto o dello stress è ancora insufficiente, un aspetto che le aziende devono migliorare per costruire ambienti di lavoro più sostenibili.
Conclusioni
Questi quindi i principali trend da cui le aziende possono prendere spunto.Sperando di essere stati di tuo interesse ti consigliamo, per rimanere sempre aggiornato sui corsi di Scuola e Formazione, di visitare il nostro sito e le nostre pagine social.
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6 Gennaio 2025Introduzione
Negli ultimi anni stiamo assistendo alla transizione verso un’economia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Le imprese, in particolare, sono chiamate a rinnovare le proprie strategie per rispondere alle sfide ambientali globali, non solo per ragioni etiche, ma anche per motivi economici e normativi. In questo contesto, la formazione professionale rappresenta un pilastro fondamentale, capace di dotare le risorse umane delle competenze necessarie per affrontare un mercato sempre più orientato alla sostenibilità. La crescente domanda di competenze green è uno dei temi centrali del 2025 e i corsi di formazione specializzati sono essenziali per preparare le aziende a navigare questo nuovo scenario.
La crescente centralità delle competenze “green”
Con l’approvazione del Green Deal europeo e gli impegni internazionali per il contrasto al cambiamento climatico, le imprese sono costrette a rivedere i loro modelli di business. Le normative più stringenti in materia di emissioni, la crescente pressione dei consumatori verso scelte sostenibili e la necessità di ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali stanno trasformando radicalmente il panorama industriale. In questo scenario, le competenze green si sono affermate come una delle aree di maggiore richiesta per le figure professionali del futuro.L’Unione Europea ha posto obiettivi ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, spingendo i settori industriali, l’energia, l’edilizia e la gestione dei rifiuti verso pratiche sempre più sostenibili. Le aziende sono quindi chiamate a integrare soluzioni ecologiche nei loro processi produttivi, nella gestione dei fornitori e nella logistica, e devono adeguarsi a queste sfide anche attraverso la formazione.
La formazione come risposta alle sfide ambientali
In questo contesto, la formazione professionalizzante diventa un elemento imprescindibile. La formazione delle risorse umane, infatti, non solo permette di migliorare l’efficienza operativa, ma aiuta anche le aziende ad adattarsi rapidamente alle nuove regolamentazioni, riducendo rischi economici e reputazionali. Corsi di aggiornamento in gestione ambientale, energie rinnovabili, economia circolare e sostenibilità sono già diventati strumenti essenziali per chi vuole restare competitivo nel mercato del lavoro.Le principali aree in cui la formazione green è fondamentale comprendono: 1) Gestione ambientale e certificazioni ecologiche: La crescente attenzione verso la sostenibilità ha portato molte aziende a cercare certificazioni ambientali come la ISO 14001 (gestione ambientale) o il sistema EMAS (Eco-Management and Audit Scheme). I corsi di formazione in questo ambito offrono competenze in materia di gestione delle risorse naturali, riduzione dei rifiuti, impatti ambientali e politiche aziendali di sostenibilità. 2) Energie rinnovabili e efficienza energetica: Con l’obiettivo di ridurre le emissioni e i consumi energetici, le imprese stanno cercando esperti in energie rinnovabili, come solare, eolico e biogas. I professionisti con competenze in efficienza energetica sono richiesti per ottimizzare i consumi aziendali e ridurre i costi energetici, oltre a guidare la transizione verso fonti di energia più pulite. 3) Economia circolare: L’economia circolare si basa sul riutilizzo, riciclo e rigenerazione delle risorse, riducendo l’impatto ambientale. I corsi in questo settore offrono competenze nell’implementazione di processi aziendali orientati al recupero e al riutilizzo dei materiali, favorendo la creazione di modelli di business più sostenibili. 4) Green marketing e comunicazione: Oltre a competenze tecniche, le aziende hanno bisogno di esperti in green marketing, per promuovere i loro impegni ambientali e comunicare efficacemente i benefici delle soluzioni green ai consumatori. Formarsi in questo ambito significa capire come integrare la sostenibilità nelle strategie di branding e nella comunicazione aziendale.
Il ruolo dei corsi di formazione professionale per le aziende
Con l’evoluzione del mercato e le sfide imposte dalla transizione ecologica, la formazione aziendale deve essere continua e mirata. Le imprese che investono nella formazione green dei propri dipendenti acquisiscono un vantaggio competitivo significativo. Avere personale preparato significa non solo conformarsi alle normative, ma anche saper cogliere le opportunità derivanti dalla sostenibilità, come l’accesso a fondi europei, incentivi fiscali o la possibilità di partecipare a bandi pubblici per progetti ecologici.La formazione green può essere organizzata in workshop, corsi online, seminari pratici e master specifici per le esigenze di ciascun settore.
Conclusioni
Come visto, in un mondo sempre più orientato verso il green e l’ecologico, la formazione su questi temi è fondamentale per qualsiasi tipo di impresa.Per restare sempre aggiornato sui corsi di Scuola e Formazione ti consigliamo di visitare il nostro sito, contattarci telefonicamente o via mail, oppure venire direttamente a trovarci. [...]
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20 Dicembre 2024Introduzione
In un mercato del lavoro sempre più competitivo, le imprese italiane sono oggi chiamate a investire continuamente nelle competenze dei propri dipendenti per mantenere un alto livello di produttività e innovazione. Tuttavia, non sempre le risorse economiche disponibili sono sufficienti per finanziare corsi di aggiornamento e formazione. Fortunatamente, esistono diverse agevolazioni fiscali che possono aiutare le aziende a coprire i costi di tali attività, rendendo l’investimento nella crescita professionale un’opportunità vantaggiosa sia per le imprese che per i lavoratori.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Agevolazioni per formazione 4.0
Tra le principali agevolazioni fiscali per la formazione aziendale, il credito d’imposta per la formazione 4.0 è uno degli strumenti più rilevanti, in particolare per le imprese che operano in settori legati all’innovazione tecnologica. Introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e ampliato con successive normative, questo credito d’imposta è pensato per supportare le aziende nell’aggiornamento delle competenze dei propri dipendenti, in particolare quelle legate alla digitalizzazione e all’automazione.Le imprese che investono in corsi di formazione sulle tecnologie 4.0 (come la robotica, l’intelligenza artificiale, la cybersecurity e la data analysis) possono usufruire di un credito d’imposta che varia dal 50% al 70% dei costi sostenuti, a seconda delle dimensioni dell’impresa. Per le piccole e medie imprese (PMI), la percentuale può arrivare al 70%, mentre per le grandi imprese scende al 50%. Questo incentivo rappresenta una risorsa fondamentale per le aziende che desiderano rimanere competitive e innovative, riducendo al contempo l’impatto economico della formazione.
Altre agevolazioni fiscali per la formazione aziendale
Oltre al credito d’imposta per la formazione 4.0, esistono altre agevolazioni fiscali che possono essere sfruttate dalle imprese per finanziare corsi di formazione. Ad esempio, le micro, piccole e medie imprese (PMI) hanno accesso a fondi pubblici, gestiti da enti come Invitalia o le Camere di Commercio, che permettono di coprire parzialmente o totalmente i costi di formazione. Questi fondi sono generalmente finalizzati a supportare le imprese nella formazione dei propri dipendenti su temi rilevanti come la gestione dell’innovazione, la qualità dei processi produttivi, e la sicurezza sul lavoro.
Inoltre, le agevolazioni regionali possono rappresentare una risorsa importante per le PMI che operano in determinate aree geografiche. Molte Regioni italiane hanno attivato bandi specifici per promuovere la formazione professionale e l’adozione di tecnologie innovative, offrendo incentivi che possono coprire una parte significativa dei costi sostenuti dalle aziende.Le agevolazioni fiscali per la formazione professionale non solo consentono alle imprese di ridurre i costi legati all’aggiornamento delle competenze, ma rappresentano anche un’opportunità per migliorare l’efficienza e la competitività aziendale. Investire nella formazione, infatti, contribuisce a creare un ambiente di lavoro più dinamico e preparato, in grado di affrontare le sfide di un mercato in rapida evoluzione.
Come accedere alle agevolazioni fiscali
Per accedere a queste agevolazioni, le imprese devono seguire una serie di passaggi burocratici. È fondamentale, prima di tutto, verificare che i corsi di formazione siano accreditati e rispondano ai requisiti richiesti dalla legge. Successivamente, le aziende dovranno presentare una domanda di accesso ai fondi attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate o tramite i canali regionali o camerali, a seconda delle agevolazioni a cui intendono accedere.
Conclusioni
In sintesi, le agevolazioni fiscali per la formazione aziendale rappresentano opportunità importanti sia per le PMI che per le grandi imprese, e riguardano settori come la digitalizzazione, la sicurezza sul lavoro, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica. Per restare sempre aggiornato sui corsi di Scuola e Formazione, ti consigliamo di vistare il nostro sito e i nostri social, oppure venire direttamente a trovarci. [...]
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30 Novembre 2024Introduzione
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Cosa è il coding per bambini
Quando si parla di coding per bambini si parla di tutta una serie di attività con lo scopo di insegnare ai bambini le basi della programmazione informatica, in modo tale di instradarli in questo mondo fin dalla tenera età.Si tratta infatti di un campo che infatti è in continua espansione e che richiama sempre più figure professionali ogni anno.Quando si pensa alla programmazione si pensa a qualcosa di difficile, complicato, per la quale occorrono ragionamenti completi. La programmazione può essere però molto semplice da imparare, e anche i più piccoli possono provare a cimentarsi in questa attività digitale, che all’apparenza potrebbe sembrare difficile e complessa.Tantissimi degli strumenti che utilizziamo oggi, come le app, i videogiochi o i software per computer, sono programmati e scritti con il codice informatico. I bambini possono imparare a programmare prendendo esempio dal mondo che li circonda, dai loro videogiochi preferiti o dai software che utilizzano abitualmente, e capire come fare a costruire le istruzioni per creare il proprio programma personale.Il coding può, quindi, rappresentare un approccio ludico per apprendere nozioni, tramite la realizzazione di un progetto digitale e pratico, che metta a frutto le abilità creative dei bambini.
A cosa serve
Il coding per bambini è un’attività educativa che offre numerosi benefici. Oltre a sviluppare il pensiero logico e la capacità di risolvere problemi, insegna ai più piccoli a lavorare con algoritmi, ossia sequenze di passi utili per raggiungere un obiettivo. Questo processo aiuta a potenziare anche le abilità matematiche, poiché molti problemi informatici hanno una base logico-matematica.Il pensiero computazionale stimola inoltre la creatività, permettendo ai bambini di affrontare le sfide in modi diversi e di scegliere le soluzioni più efficaci, proprio come farebbero veri programmatori.Imparare a programmare trasforma i bambini da consumatori passivi di tecnologia a utenti attivi e consapevoli, fornendo loro competenze digitali utili per il futuro. Infine, il coding favorisce il lavoro di squadra, migliorando la capacità di collaborare e sviluppando abilità di team building.
Corso di coding Scuola e Formazione
Scuola e Formazione organizza un corso di Coding dedicato ai bambini della durata di 12 settimane e dal costo di 340 euro. Il corso prevede la partenza dalla programmazione di base fino alla realizzazione di vere e proprie applicazioni di gioco come Snake e Tetris.Per saperne di più visita i nostri social o chiamaci allo 327 381 1511.
Conclusioni
Come visto, il coding può rappresentare per i bambini una fondamentale base di partenza per sviluppare la logica e le abilità da programmatori, in una società che richiede sempre più skills di questo tipo.Per qualsiasi ulteriore info o chiarimento ti consigliamo di visitare i nostri social, chiamarci allo 327 381 1511 o venire direttamente a trovarci in sede. [...]
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22 Novembre 2024Introduzione
I corsi di formazione per le aziende in materia di tutela dell’ambiente sono sempre più rilevanti, considerando l’importanza della sostenibilità e della conformità alle normative ambientali.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Per questo, nel proseguo dell’articolo ci soffermeremo su questa tipologia di corsi, descrivendo quali sono gli obiettivi e dando riferimenti sulla normativa italiana.
Obiettivi
I corsi ambientali per aziende generalmente mirano a:Sensibilizzare i dipendenti sull’importanza della sostenibilità;Garantire il rispetto delle normative vigenti (es. Decreto Legislativo 152/2006 in Italia);Fornire competenze per gestire gli impatti ambientali delle attività aziendali;Preparare le aziende all’adozione di certificazioni ambientali (ISO 14001, EMAS);Favorire l’innovazione e la transizione verso un’economia circolare.
Normativa italiana
Per quanto riguarda la normativa italiana, la principale fonte è rappresentata dal Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006), che regola aspetti come: gestione dei rifiuti e bonifiche; tutela delle acque e gestione delle risorse idriche; emissioni atmosferiche e qualità dell’aria; valutazione di impatto ambientale (VIA) e valutazione ambientale strategica (VAS).
Di seguito le principali implicazioni relative alla formazione:Le aziende devono formare il personale sulla gestione dei rifiuti, il corretto utilizzo delle risorse idriche e il monitoraggio delle emissioni.Responsabili tecnici e dirigenti aziendali devono conoscere le procedure per conformarsi alle autorizzazioni ambientali.Importanti riferimenti normativi sono poi il Decreto Legislativo 231/2001 (che introduce la responsabilità amministrativa delle imprese per reati ambiental), e la normativa sui rifiuti (che regola la gestione, il recupero, e lo smaltimento dei rifiuti). Di seguito le principali implicazioni relative alla formazione:Necessità di corsi specifici su come prevenire reati ambientali e implementare modelli di organizzazione, gestione e controllo (MOGC);I dipendenti devono essere formati sul corretto smaltimento dei rifiuti, con focus particolare sui rifiuti pericolosi;Obbligo di aggiornamento per i responsabili tecnici delle aziende di gestione rifiuti, attraverso corsi accreditati.
Tipologie di corsi
Corsi base: Introduzione alla sostenibilità e sensibilizzazione per tutti i livelli aziendali;Corsi avanzati: Approfondimenti per responsabili ambientali o tecnici specializzati;Workshop pratici: Laboratori e simulazioni su casi reali;Formazione obbligatoria: Per alcune categorie di aziende, ad esempio quelle che trattano rifiuti o sostanze pericolose;Corsi personalizzati: Creati su misura in base al settore di appartenenza dell’azienda.
Vantaggi per le aziende
Miglioramento dell’immagine aziendale e della reputazione;Riduzione dei rischi legali e delle sanzioni;Incremento dell’efficienza operativa e risparmio economico;Maggiore attrattività per clienti e investitori sensibili alla sostenibilità;Contributo concreto agli obiettivi globali di sviluppo sostenibile (SDG dell’ONU).
Conclusioni
Come visto, la formazione relativa al rispetto dell’ambiente sta diventando sempre più rilevante per le aziende, oltre che essere regolata dalla legislazione italiana.Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per restare sempre aggiornato sui nostri corsi puoi consultare i nostri social ed il nostro sito, oppure venire direttamente a trovarci in sede. [...]
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11 Novembre 2024Introduzione
Nelle aziende sono fondamentali le figure dell’RSPP e dell’ASPP, entrambe collegate al tema sicurezza ma ognuna con le proprie peculiarità, sia in termini di compiti da svolgere sia in termini di corsi di formazione da seguire.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Per questo, nel proseguo dell’articolo vedremo più nel dettaglio queste figure, spiegandone le principali caratteristiche e differenze.
Chi sono l’ASPP e l’RSPP
Come introdotto, sia l’ASPP che l’RSPP sono figure fondamentali in azienda con riferimento alla sicurezza.L’RSPP è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, ed è incaricato dello sviluppo e dell’attuazione della politica aziendale in materia di sicurezza.L’ASPP è l’addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, ed è incaricato di svolgere i compiti operativi relativi alla sicurezza. Entrambe le posizioni richiedono una formazione adeguata, che deve essere rinnovata ogni cinque anni. Assicurandosi che l’ RSPP e l’ASPP siano adeguatamente formati, i datori di lavoro possono contribuire a creare un luogo di lavoro sicuro e salutare per i propri dipendenti.
Differenze ASPP e RSPP: i requisiti
ASPP E RSPP, essendo due figure distinte, devono possedere diversi requisiti. Per quanto riguarda l’ASPP, deve avere i seguenti requisiti:Titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore; Attestato di frequenza, con verifica di apprendimento, a corsi specifici di formazione adeguati alla natura dei rischi. Per quanto riguarda invece l’RSPP, i requisiti sono i seguenti: essere adeguati ai rischi dell’azienda in cui opera; avere un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria; possedere una comprovata esperienza nel ruolo di RSPP per almeno 6 mesi (se non si è in possesso del titolo di studio); Essere in possesso degli attestati di frequenza dei corsi di formazione specifici per le varie categorie di rischio; Effettuare un aggiornamento ogni 5 anni di durata variabile a seconda del grado di rischio da trattare.
Differenze ASPP e RSPP: i corsi di formazione
Così come per le mansioni svolte, anche per quanto riguarda i corsi di formazione sono presenti sostanziali differenze tra le due figure.Per quanto riguarda i corsi di formazione per RSPP, occorre superare i seguenti moduli:Modulo A – Corso base per lo svolgimento della funzione di RSPP, della durata di 28 ore; Modulo B – Corso comune a tutti i settori produttivi, della durata di 48 ore; Modulo C – Corso finalizzato all’acquisizione di competenze/abilità per la gestione della sicurezza in azienda, della durata di 24 ore.Per quanto riguarda invece i corsi di formazione per ASPP occorre superare i seguenti moduli:Modulo A – Corso base per lo svolgimento della funzione di ASPP, della durata di 28 ore, erogabile anche in modalità eLearning, propedeutico all’accesso al modulo successivo;Modulo B – Corso di 48 ore, erogabile solo in presenza, valido per tutti i macrosettori tranne quattro (per i quali sono previste ore aggiuntive: SP1 – Agricoltura e pesca 12 ore.
Conclusioni
Abbiamo quindi riassunto principali caratteristiche e differenze dell’RSPP e dell’ASPP. Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per restare sempre aggiornato sui corsi di Scuola e Formazione puoi consultare il nostro sito e le nostre pagine social. [...]
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3 Novembre 2024Introduzione
Nelle aziende una figura imprescindibile per legge è quella del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, obbligatoria per qualsiasi azienda che abbia almeno un dipendente. Tale figura deve avere determinati requisiti e seguire specifici corsi di formazione.
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Per questo, nel proseguo dell’articolo cercheremo di spiegare quale è la funzione dell’RLS e quali sono i corsi di formazione che deve seguire per poter ricoprire tale carica.
Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza: chi è e cosa dispone la normativa
Come già anticipato, quella dell’RLS è una figura obbligatoria per qualsiasi azienda (sia essa pubblica o privata) che abbia almeno un dipendente. A sancirlo è il testo unico per la salute e sicurezza sul lavoro, che definisce il Rappresentante dei lavoratori come “la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza durante il lavoro”.Il numero di Responsabili dei lavoratori per la Sicurezza varia al variare del numero di dipendenti che servono l’azienda. Nello specifico è obbligatoria la nomina di:un RLS nelle aziende sino a 200 lavoratori;tre RLS nelle aziende da 201 a 1.000 lavoratori;sei RLS nelle aziende oltre i 1.000 lavoratori.
I compiti dell’RLS
Per quanto riguarda i compiti dell’RLS, tra le attività principali che questa figura deve svolgere troviamo:-accesso ai luoghi di lavoro in cui si svolge l’attività lavorativa;-consultazione preventiva e tempestiva con il Datore di lavoro e/o dirigente in merito la valutazione dei rischi e alle misure di miglioramento;-consultazione in merito all’organizzazione della formazione dei lavoratori;-ricezione di informazioni in merito alla valutazione dei rischi e provenienti dai servizi di vigilanza;-promozione dell’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
I CORSI DI FORMAZIONE
Per poter ricoprire la carica, l’RLS deve sostenere adeguata formazione, come disposto dalla normativa italiana. Il corso di formazione per i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza deve avere una durata minima di 32 ore, di cui 12 sui rischi specifici presenti in azienda e le conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate. La formazione può essere svolta solo ed esclusivamente in presenza, senza che sia consentita in modalità di e-learning. Per quanto riguarda i contenuti, i principali temi trattati riguardano:Principi giuridici comunitari e nazionali;Legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;Definizione e individuazione dei fattori di rischio;Valutazione dei rischi;Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione;Nozioni di tecnica della comunicazione.
Conclusioni
Come visto, la figura dell’RLS è una figura cruciale in azienda, ma che allo stesso tempo deve seguire opportuni e specifici corsi di formazione e aggiornamento. Per restare sempre aggiornato sui corsi di Scuola e Formazione di consigliamo di visitare il nostro sito, contattarci, oppure venire direttamente a trovarci in sede. [...]
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26 Ottobre 2024Introduzione
In Italia il tema della privacy in rete rappresenta un argomento sempre più importante e, di conseguenza, assumono sempre più centralità anche i corsi di formazione sulla protezione dei dati personali.
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Per questo, nel proseguo dell’articolo ci focalizzeremo sul tema della tutela della privacy online e sull’importanza dei corsi di formazione corredati.
La normativa del GDPR
I corsi di formazione sulla protezione dei dati personali sono strutturati per rispondere innanzitutto alle esigenze delle normative europee, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Il GDPR prevede infatti l’obbligo di formazione per le pubbliche amministrazioni ed imprese, in materia di protezione dei dati personali, per tutte le figure presenti nell’organizzazione (sia dipendenti che collaboratori).Citando testualmente alcune parti del GDPR, esso sancisce che: “il responsabile del trattamento, o chiunque agisca sotto la sua autorità o sotto quella del titolare del trattamento, che abbia accesso ai dati personali non può trattare tali dati se non è istruito in tal senso dal titolare …”.
Sempre il GDPR sancisce che tra le misure comuni concernenti la responsabilità del trattamento dei dati ci deve essere: “un’adeguata formazione ed istruzione del personale in materia di protezione dei dati. Il personale in questione dovrebbe includere gli incaricati (o responsabili) del trattamento dei dati personali, ma anche dirigenti e sviluppatori in campo informatico e direttori di unità commerciali”.La formazione costituisce, pertanto, un prerequisito per potere operare all’interno delle organizzazioni, imprese e pubbliche amministrazioni. Essa dovrebbe, alla luce dell’impianto del Regolamento, presentare un taglio interdisciplinare (con sessioni sia informatiche sia giuridiche sia sui profili organizzativi dell’Ente o Società) e pragmatico (come si evince dal termine “istruito” previsto all’art 29 e 32 del Regolamento) e riguardare tutti i soggetti.
Tipi di corsi di formazione
Esistono vari tipi di corsi di formazione sulla privacy online, che si differenziano principalmente per il livello di approfondimento degli argomenti trattati e per le figure a cui si rivolgono.Corsi per i dipendenti aziendali: Questi corsi hanno l’obiettivo di formare i comuni lavoratori su come trattare correttamente i dati sensibili dei clienti e dei colleghi, al fine di rispettare le normative disposte dal GDPR. Vengono illustrati i concetti di base della protezione dei dati personali, il trattamento lecito e corretto dei dati e i rischi legati alla mancata osservanza delle normative. Spesso le aziende organizzano queste sessioni in collaborazione con esperti del settore legale e informatico per offrire ai dipendenti un quadro completo.Corsi per Data Protection Officer (DPO) e per professionisti IT: In questo caso si entra più nello specifico, con corsi dedicati a figure centrali nella gestione e protezione dei dati.I DPO sono figure professionali specifiche richieste dal GDPR per monitorare e garantire la conformità al regolamento in aziende che trattano grandi quantità di dati sensibili. I corsi per DPO approfondiscono tematiche specifiche, tra cui la gestione dei rischi informatici, l’audit di sicurezza, la valutazione di impatto sulla protezione dei dati (DPIA) e le modalità per gestire eventuali violazioni di sicurezza. Questi corsi spesso rilasciano certificazioni riconosciute a livello europeo.Per quanto riguarda invece i corsi per i professionisti IT, questi sono caratterizzati da contenuti incentrati su tecniche avanzate di protezione dei dati, crittografia, gestione dei permessi di accesso e prevenzione delle violazioni.
Conclusioni
Come visto, la privacy dei dati sta assumendo un’importanza sempre crescente. Con essa, acquisiscono inevitabilmente centralità i relativi corsi di formazione. Questi ultimi possono svolgersi sia online (ad esempio tramite webinar o lezioni interattive), sia in presenza (corredati talvolta da esercitazioni pratiche) sia attraverso workshops o programmi di certificazione attraverso i quali viene rilasciato un attestato finale. [...]
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20 Ottobre 2024Introduzione
Tra le figuri cruciali all’interno di un’attività commerciale, insieme all’addetto al primo soccorso c’è sicuramente l’addetto antincendio, che deve aver sostenuto una adeguata formazione per svolgere il proprio ruolo secondo le normative di legge.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Per questo, nel proseguo dell’articolo ci focalizzeremo su questa importante figura, su quali sono i suoi compiti e quale è il percorso formativo che deve sostenere.
Addetto antincendio: generalità
Per addetto antincendio si intende un lavoratore all’interno di un’azienda nominato al fine di attuare le misure di prevenzione incendio, oltre che gestire le conseguenti emergenze che possono presentarsi.L’obbligatorietà dell’addetto antincendio è sancita dalla legge tramite il decreto legislativo 81/08, che si occupa di tutte le norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Lo stesso decreto sancisce appunto che sia il datore di lavoro a dover nominare tale figura. Il numero di dipendenti che andranno a formare la squadra antincendio sarà in funzione di quanto riportato nel GSA Gestione Sicurezza Antincendio o del Piano di Emergenza (che dovranno contenere anche il nominativo dei soggetti designati).
I compiti principali dell’addetto antincendio
Viste le caratteristiche generali della figura, entriamo più nello specifico di quelli che sono i compiti dell’addetto antincendio all’interno di un’azienda:-attuare le misure di prevenzione degli incendi nei luoghi di lavoro;-gestire le emergenze che si possono presentare, anche assistendo gli eventuali interventi esterni da parte dei Vigili del Fuoco; -controllare periodicamente i presidi antincendio e verificare l’integrità delle attrezzature antincendio che si trovano sul posto di lavoro, nonché la funzionalità e percorribilità delle vie di fuga e delle vie di emergenza. Nel caso di effettiva situazione di pericolo o emergenza, l’addetto antincendio dovrebbe:-effettuare una valutazione del grado dell’emergenza in modo tempestivo e accurato;-assicurarsi della corretta funzionalità dei sistemi di protezione del personale antincendio, per consentire agli addetti la possibilità di intervenire in sicurezza;-agire per spegnere l’incendio, anche attraverso l’utilizzo degli estintori;– nel caso in cui l’emergenza non sia gestibile internamente, avviare le procedure di emergenza richieste dalla normativa, attivando il dispositivo di allarme e sollecitando gli addetti al centralino ad avviare i contatti con il soccorso esterno;-agevolare l’evacuazione da parte dei dipendenti e delle altre persone presenti in quei momenti nel luogo di lavoro, fornendo in particolar modo assistenza agli individui con disabilità motoria, garantendo a tutti la possibilità di raggiungere il punto di ritrovo;-una volta terminata l’emergenza, segnalare la cessazione della situazione di pericolo e richiedere, dopo gli accertamenti sulla sicurezza, la rimessa in esercizio degli impianti e la ripresa dell’attività aziendale.
Formazione
La formazione dell’addetto antincendio dipende dal livello di rischio dell’azienda.Per quanto riguarda le aziende a basso rischio (livello 1), occorre frequentare un corso di formazione della durata di 4 ore, suddivise tra 2 ore di pratica e due di teoria.Per quanto riguarda le aziende a medio rischio (livello 2), occorre frequentare un corso di formazione della durata di 8 ore, suddivise tra 3 ore di pratica e 5 di teoria.Infine, per quanto riguarda le aziende ad alto rischio (livello 3), occorre frequentare un corso di formazione della durata di ben 16 ore, suddivise tra 12 di teoria e 4 di pratica.
Conclusioni
Come visto, la figura dell’addetto antincendio è fondamentale e disciplinata dalla legge, e la formazione varia a seconda della tipologia di azienda.Per restare sempre aggiornato sui corsi di Scuola e Formazione ti consigliamo di seguire il nostro sito Scuola e Formazione o le nostre pagine social. [...]
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11 Ottobre 2024Introduzione
L’addetto al primo soccorso è una figura chiave e obbligatoria all’interno delle aziende, per questo motivo esistono degli specifici corsi di formazione da seguire e superare, in modo tale da poter svolgere tale ruolo secondo le disposizioni della legge italiana.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Per questo, nel proseguo dell’articolo cercheremo di capire come tale figura è disciplinata dalla legge, di cosa si occupa, e quali sono i corsi di formazione propedeutici..
Addetto al primo soccorso: la legge
Partiamo dal definire l’addetto al primo soccorso.Si tratta di una figura che, nonostante non abbia alcuna qualifica medica, è fondamentale all’interno dell’azienda, in quanto ha il dovere di contribuire alla sicurezza all’interno del contesto aziendale, gestendo le emergenze e compiendo azioni volte a preservare la vita degli altri lavoratori, tramite le operazioni di primo soccorso aziendale.A rendere obbligatoria la presenza dell’addetto al primo soccorso aziendale è l’articolo 18 del Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, il quale prevede una serie di figure che devono essere presenti in azienda per garantire la sicurezza e dispone che:“La designazione dell’addetto al primo soccorso aziendale spetta al Datore di lavoro che, ai sensi dell’articolo 18 del Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell’azienda e dell’unità produttiva”.La legge non specifica precisamente il numero di addetti di primo soccorso da nominare: si limita, infatti, a dire che esso sarà in funzione della tipologia e delle dimensioni aziendali, del numero di lavoratori presenti e dei fattori di rischio. Questo purché sia presente almeno un addetto di primo soccorso in ogni turno di lavoro e in ogni reparto (o unità produttiva). Nel caso di imprese con un numero di dipendenti inferiore a cinque può essere lo stesso datore di lavoro a svolgere le funzioni tipiche dell’addetto di primo soccorso, a condizione che assicuri la sua presenza in azienda durante gli orari di lavoro.La mancata nomina dell’addetto di primo soccorso comporterà delle sanzioni per il datore di lavoro, consistenti nell’arresto da due a quattro mesi o in una sanzione pecuniaria tra i 3000 e i 9000 euro.
Le mansioni dell’addetto al primo soccorso
Dopo aver descritto la disciplina di legge, entriamo più nel dettaglio delle principali mansioni dell’addetto al primo soccorso:L’addetto di primo soccorso dovrà essere in grado di individuare l’infortunio subito dal lavoratore e fargli assistenza, garantendone le funzioni vitali e l’assenza di danni agli organi, accertandosi delle sue condizioni psico-fisiche.Dovrà chiamare con tempestività i soccorsi, riuscendo a fornire con precisione e senza farsi prendere dal panico le informazioni di cui essi hanno bisogno, come il luogo dell’infortunio, il numero dei soggetti coinvolti e lo stato psico-fisico degli stessi.Avrà il compito di posizionare nella maniera corretta il soggetto infortunato, eventualmente praticando il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale.Inoltre, egli ha la responsabilità di tenere sotto controllo la cassetta di pronto soccorso in dotazione, verificando le eventuali scadenze di alcuni prodotti e, in caso di necessità, ha il compito di rifornirla.
Formazione per l’addetto al primo soccorso
Nell’ambito della figura dell’addetto al primo soccorso, assume importanza fondamentale la formazione.L’Inail infatti stabilisce che “gli addetti al primo soccorso devono essere formati con istruzione teorica e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno e per l’attivazione degli interventi di pronto soccorso“.La formazione può essere svolta da personale medico in collaborazione con il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) con l’ausilio, per la parte pratica, anche di personale infermieristico specializzato. Per quanto riguarda i contenuti minimi della formazione, essi sono stabiliti dagli Allegati 3 e 4 del d.m. salute 388/2003 e differiscono in base all’appartenenza dell’azienda ai gruppi A, B o C.ai sensi dell’articolo 1 del DM 388/2003.Rimani sempre aggiornato sui corsi organizzati da Scuola e Formazione consultando il nostro sito o le nostre pagine social.
Conclusioni
Come visto dunque, la figura dell’addetto al primo soccorso è fondamentale per le aziende, con specifici compiti da attuare.Se sei un’azienda, ti invitiamo a rimanere sempre aggiornato sui corsi organizzati da Scuola e Formazione, e ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento puoi contattarci o venire a trovarci direttamente in sede. [...]
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29 Settembre 2024Introduzione
Esistono in Italia figure professionali fortemente ricercate, per le quali le aziende faticano a trovare forza lavoro. Conoscere quali sono, e comprendere quali compiti svolgono, può essere utile per chi è in procinto di entrare nel mondo del lavoro o scegliere una laurea o un corso di formazione in cui specializzarsi.
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Per questo, nel proseguo di questo articolo faremo un focus sulle figure per le quali le aziende trovano più difficoltà nel trovare forza lavoro, e per le quali c’è dunque una grossa opportunità in termini occupazionali.
Professioni introvabili: generalità
Come risulta dal bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, così come dall’ultima ricerca di Assolavoro DataLab, l’osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, i dati mostrano un quadro chiaro: in Italia il tasso di disoccupazione è elevato (si parla di circa il 10%, che sale al 35,4% per quanto riguarda i giovani) ma, nonostante ciò, sono molte le figure professionali di cui c’è carenza. Si tratta di quei profili che le aziende faticano a trovare, nonostante la necessità di nuove assunzioni.Come abbiamo appena accennato, profili di ogni tipo sono toccati da questa carenza, in ogni settore. A svettare in questa classifica di carenza è però sicuramente l’ambito delle professioni sanitarie. Mancano oltre 45.000 medici e circa 53.000 infermieri. Anche l’impresa manifatturiera italiana vede la mancanza di 280.000 tecnici altamente specializzati nel settore dell’ingegneria (in tutte le sue specializzazioni).Tante altre figure professionali hanno un tasso di difficoltà di reperimento elevato, come manovali all’assemblaggio meccanico e costruttori meccanici, con un tasso di difficoltà di reperimento pari al 73%, parrucchieri, agenti immobiliari e analisti programmatori, venditori rappresentanti, programmatori informatici, operatori socio-sanitari, insegnanti di scuola elementare, autotrasportatori di merce, conducenti di autobus e di mezzi pesanti.
Professioni introvabili: la classifica
Questa la classifica, dove a dominare è il settore sanitario con infermieri e medici che occupano i gradini più alti del podio.1)Infermieri2)Medici3)Automation Engineer4)Tecnici di macchine e impianti industriali5)Camionisti e autotrasportatori Queste sono ad oggi, a metà del secondo decennio degli anni duemila, le professioni sulle quali i giovani, o chi è comunque in cerca di un’occupazione stabile, dovrebbero puntare.
Conclusioni
Come visto, sono diverse le professioni carenti nel nostro paese, e rappresentano certamente uno spiraglio nel quale è possibile infilarsi per poter essere subito appetibili nel mercato del lavoro. Assume importanza restare sempre aggiornati su queste tendenze, per cercare di effettuare la scelta migliore possibile nel proprio percorso lavorativo. [...]
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14 Settembre 2024Introduzione
Per chi è in procinto di entrare nel mondo del lavoro o di scegliere in cosa specializzarsi, è fondamentale capire il trend di quelli che sono i lavori più richiesti nel nostro paese in questo momento, in modo da scegliere il miglior percorso di studi o i corsi di formazione specializzati da seguire.
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Per questo, nel proseguo di questo articolo faremo un focus sulle professioni più richieste nel panorama italiano nell’ultimo anno, cercando di capire quale è la tendenza delle aziende.
Lavori più richiesti in Italia in assoluto
Concentriamoci prima sui lavori più richiesti in Italia in assoluto, senza suddividerli per settore lavorativo. A stilare una classifica è Linkedin, noto social leader per lo sviluppo di contatti professionali e nella diffusione di contenuti specifici relativi al mercato del lavoro, per il quale i lavori più richiesti in Italia nel 2024 sono:Addetto allo sviluppo commerciale: responsabile del raggiungimento degli obiettivi commerciali aziendali, nonché della ricerca nuovi clienti a cui propone prodotti adatti alle loro esigenze.Ingegnere dell’intelligenza artificiale: sicuramente la tecnologia del momento, con le aziende che proprio per questo motivo sono alla costante ricerca di esperti per sviluppare progetti utili al loro sviluppo;Soc analyst: ossia il responsabile della sicurezza informatica aziendale, colui che monitora le attività per individuare minacce e sviluppa tecnologie legate all’intelligenza artificiale;Sustainability specialist: si occupa della creazione e dello sviluppo di processi aziendali sostenibili, analizzando risorse e processi produttivi;Cloud engineer: valuta e supervisiona l’infrastruttura tecnologica di un’organizzazione per effettuare migrazioni al cloud e migliorare i sistemi;Data engineer: analizza e sviluppa sistemi per rendere utilizzabili i dati grezzi raccolti per scopi analitici o operativi;Responsabile ufficio acquisti: gestisce l’approvvigionamento delle merci necessarie per la produzione aziendale, negoziando con i fornitori e definendo strategie d’acquisto;
Lavori più richiesti settore per settore
Passando più nello specifico, la nota agenzia per il lavoro Randstad ha individuato i lavori più richiesti in Italia settore per settore.Nel settore amministrativo troviamo: assistente amministrativo: auditor, addetto paghe e contributi, assistente di direzione, contabile, controller, responsabile amministativo, project manager.Nel settore finanziario: analista, broker, consulente assicurativo, impiegato ufficio legale, liquidatore sinistri, operatore di sportello bancario, analista finanziario, financial controller, consulente finanziario.Nel settore edilizio: agente immobiliare, architetto, capo cantiere, carpentiere edile, cartongessista, escavatorista, geometra, giardiniere, idraulico, intonacatore, muratore, serramentista.Nel settore del turismo: banconista, addetto alla ristorazione, addetto alle pulizie, addetto alle vendite, addetto mensa, aiuto cuoco, assistente bagnanti, assistente di volo.
Conclusioni
Questo il panorama in Italia nel 2024, ma bisogna sempre restare informati e aggiornati su questo tipo di tendenze. Il costante sviluppo tecnologico infatti, potrebbe far variare di anno in anno quelli che sono i bisogni delle aziende del nostro paese. [...]
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4 Settembre 2024Introduzione
Scuola e Formazione ti permette di rafforzare il tuo curriculum grazie ai corsi organizzati per ottenere le certificazioni ICDL, indispensabili per le graduatorie di alcuni concorsi, come quelli dedicati a chi vuole diventare collaboratore scolastico.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Nel proseguo dell’articolo approfondiremo questa tematica, spiegando in cosa consistono le certificazioni ICDL, a cosa servono, e come è possibile ottenere la certificazione tramite i corsi di Scuola e Formazione.
Cosa è una certificazione ICDL
Le Certificazioni ICDL (International Certification of Digital Literacy) rappresentano uno standard riconosciuto a livello nazionale e internazionale, consentono di acquisire punteggio e sono prerequisito in molti concorsi a titoli ed esami e in bandi di assunzione.ICDL significa letteralmente “Certificazione Internazionale delle Competenze Digitali” ed è il nuovo nome per il programma ECDL in Europa (la vecchia “Patente Europea del Computer”). Si tratta della certificazione digitale più diffusa al mondo: certifica il possesso di differenti competenze informatiche, da quelle base fino alle più specialistiche, che vengono verificate mediante il superamento di esami.I percorsi di certificazione ICDL sono studiati per rispondere alle esigenze della scuola, dell’università e del mondo del lavoro. Ogni percorso attesta il livello di competenze e abilità informatiche conseguite e permette di ottenere il relativo certificato. Il più noto fra tutti è l’ICDL Full Standard
ICDL e importanza per i concorsi
Le certificazioni ICDL, ed in particolare l’ICDL Full Standard, sono cruciali per entrare in determinati ambiti lavorativi e soprattutto sono spendibili per aggiudicarsi le posizioni lavorative all’interno della pubblica amministrazione, permettendo di acquisire punteggio in diversi concorsi pubblici.Infatti, per partecipare ai concorsi pubblici è necessario dimostrare di saper utilizzare il computer e di conoscere almeno una lingua straniera (LEGGE BASSANINI n. 387 del 27/10/98 art. 13).ICDL di conseguenza fa punteggio o è prerequisito in molti concorsi a titoli ed esami e in bandi di assunzione:nella Scuola (personale ATA, in qualche caso anche per i Dirigenti);in Comuni, Regioni e Province;nella Sanità, in particolare nelle ASL;nelle Agenzie delle Entrate;nella Polizia, nei Carabinieri e in altri corpi militari dello Stato (Marina ecc.).È inoltre tipicamente riconosciuta nei Centri per l’Impiego delle Regioni con le quali AICA ha un protocollo d’intesa. ICDL Full Standard, dunque, vale come Certificazione di Alfabetizzazione Digitale. Per ottenerla, è necessario superare sette esami:quattro esami riguardano la certificazione ECDL Base (Computer Essential, Online Essentials, Word Processing, Spreadsheets);Presentation: dedicato ai software per presentazioni;Online collaboration: riguarda le competenze “sociali” e collaborative. Saper usare strumenti di collaborazione in rete, i social network, le applicazioni per dispositivi mobili, servizi e applicazioni disponibili “in cloud”;IT Security: definisce i concetti e le competenze per un uso sicuro delle tecnologie digitali nello studio e nel lavoro. La protezione dell’identità digitale, la sicurezza dei dati, della connessione, del computer, della rete locale, e così via.La validità dell’ICDL è di cinque anni.
I corsi organizzati da Scuola e Formazione
Presso Scuola e Formazione le iscrizioni per le certificazioni ICDL sono sempre aperte. Diamo la possibilità di frequentare le lezioni sia in presenza che in didattica a distanza nei seguenti giorni:ogni martedì e giovedì dalle ore 10:30 alle ore 12:30; ogni martedì e giovedì dalle ore 14:30 alle ore 16:30;ogni sabato dalle ore 09:00 alle ore 13:00.Diamo inoltre la possibilità di personalizzare il proprio percorso formativo con singole lezioni, in relazione al grado di preparazione già in possesso dello studenteCosì come per le lezioni, anche per quanto riguarda gli esami Scuola&Formazione fornisce agli studenti la possibilità di poter decidere se sostenere gli esami in Sede da noi, in via dell’Artigianato 13 a Sestu, oppure Online da remoto.Come già anticipato, sulla base della nuova normativa in vigore, le certificazioni ICDL da noi rilasciate, attraverso AICA, sono riconosciute dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e validate ACCREDIA (Ente Unico di Accreditamento).
Per qualsiasi informazione o chiarimento puoi contattarci telefonicamente: 070 583 0765 – 327 381 1511Oppure tramite mail: corsi.scuolaeformazione@gmail.com
Conclusioni
Come visto, l’importanza delle certificazioni ICDL è elevata, soprattutto per chi vuole intraprendere un percorso lavorativo come personale ATA o come impiegato presso una pubblica amministrazione.Per iscriverti ai corsi o per ottenere semplicemente ulteriori info o chiarimenti, ti ricordiamo che è possibile contattarci telefonicamente, tramite mail, o venirci a trovare direttamente in sede. [...]
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30 Agosto 2024Certificazioni ICDL – Iscrizioni sempre aperte LEZIONIPossibilità di frequentare le nostre lezioni, in presenza o in FAD, nei seguenti giorni: ogni martedì e giovedì dalle ore 10:30 alle ore 12:30 ogni martedì e giovedì dalle ore 14:30 alle ore 16:30 ogni sabato dalle ore 09:00 alle ore 13:00Possibilità di personalizzare il proprio percorso formativo con singole lezioni, in relazione al grado di preparazione già in possesso dello studente ESAMIScuola&Formazione è TEST CENTER AICA e fornisce agli studenti la possibilità di poter decidere se sostenere gli esami in Sede da noi,in via dell’Artigianato 13 a Sestu, oppure Online da remoto RICONOSCIMENTISulla base della nuova normativa in vigore, le certificazione ICDL da noi rilasciate, attraverso AICA, sono riconosciute dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e validate ACCREDIA (Ente Unico di Accreditamento) CONTATTACI AI SEGUENTI RECAPITI070 583 0765 – 327 381 1511corsi.scuolaeformazione@gmail.com
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— presso Scuola & Formazione. [...]
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1 Agosto 2024Introduzione
Scuola e Formazione fa sempre più rima con professionalità e solidità e lo dimostrano le certificazioni acquisite e le collaborazioni strette negli ultimi anni. In particolare, Scuola e Formazione:è accreditata dal 23/6/2011 col codice N°A00321 come agenzia formativa presso il Sistema di Accreditamento della Regione Autonoma della Sardegna;a partire da luglio 2023 è Test Center qualificato AICA per l’erogazione di progetti formativi in ambito ICT riconosciuto a livello di Unione Europea);è associata a Multiversity, gruppo leader nel settore Education in Italia.
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In questo articolo, nello specifico, spiegheremo il nostro legame con Multiversity e le Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele.
Cosa è Multiversity e cosa è un EI-Point
Multiversity è il Gruppo leader in Italia nel settore dell’Education e comprende gli atenei digitali Pegaso, Mercatorum e San Raffaele, la coding academy Aulab e l’ente certificatore CertipassE grazie al suo legame con Multiversity, Scuola e Formazione è l’ EI-Point certificato in Sardegna delle già citate Università Pegaso, San Raffaele e Mercatorum.
Ma cosa è un EI-Point? L’EI-Point è solitamente un ente formativo accreditato dall’Università come centro qualificato d’orientamento per lo svolgimento di progetti didattici, educativi e formativi dell’Ateneo.L’attività dell’EI-Point è un’attività propedeutica a quella dell’Università ed è legata al suo progetto educativo e didattico. Gli EI-Point costituiscono quindi il network dell’Ateneo sul territorio e sono il reale centro di sviluppo e crescita dell’Università. La collaborazione con il network prevede la possibilità di collaborare su vari progetti formativi che possono essere ideati e realizzati in sinergia con il singolo EI-Point.In quanto EI-Point, Scuola e Formazione ti aiuterà di conseguenza nel tuo percorso fornendoti: supporto al percorso di orientamento, tutoraggio, monitoraggio del percorso.
Dettagli, riferimenti e contatti
Per tutti i dettagli, i riferimenti, ed i contatti relativi al mondo della formazione a distanza puoi consultare il nostro sito www.scuolaeformazionesardegna.net.Tramite il sito sarà possibile visionare tutte le informazioni relative alle modalità di iscrizione e di erogazione dei corsi con riferimento a ciascuna delle tre le Università facenti parte di Multiversity. Tra le varie info troverai:la spiegazione dei vantaggi derivanti dalla scelta delle università telematiche e degli EI-Point;il dettaglio dei costi da sostenere per ciascuna delle tre università;il dettaglio dei corsi erogati da ciascuna università;il dettaglio degli esami per ciascun corso.Non solo, se necessiti di ulteriori dettagli o chiarimenti puoi venire direttamente a trovarci in sede oppure, sempre tramite il sito, servirti della sezione “Richiedi informazioni”, grazie alla quale sarà possibile compilare un apposito modulo di richiesta info per sciogliere tutti i tuoi dubbi. [...]
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23 Luglio 2024Introduzione
Scuola e Formazione è pronta a far partire specifici corsi di formazione per chi intende diventare Ispettore di Revisione, una figura poco conosciuta ma indispensabile e cruciale in tutti quei centri autorizzati a svolgere il servizio di revisione.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Nel proseguo dell’articolo approfondiremo gli aspetti caratteristici di tale figura professionale, con un focus sull’importanza della formazione e sui corsi che Scuola e Formazione è in procinto di attivare.
Chi è l’Ispettore di Revisione
Come anticipato, l’ispettore di Revisione è una figura fondamentale per i centri di revisione ed è colui che svolge direttamente il compito di verificare l’idoneità tecnica dei veicoli sottoposti a revisione.Egli svolge il proprio lavoro presenziando a tutte le fasi di controllo del veicolo e certificando in prima persona le condizioni dei mezzi, così come determinato dalla Direttiva europea 2014/45/UE di cui al Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 19 maggio 2017, n. 214. Per svolgere tale professione è necessario il conseguimento di apposita abilitazione, così come sancito dall’ art. 11 del Decreto Direttoriale n. 40/2022.
Requisiti
Descritto a grandi linee di cosa si occupa l’ispettore di revisione, passiamo a definire quali sono i requisiti fondamentali per poter operare in tale ambito.Al fine del conseguimento dell’abilitazione alla professione di Ispettore tecnico autorizzato è necessario (art. 11 del Decreto Direttoriale n. 40/2022) superare apposito esame tenuto da Commissioni esaminatrici nominate ad hoc dalle Direzioni Generali Territoriali, ovvero dalle Autorità a Statuto speciale.Per poter partecipare all’esame, a sua volta, è necessario possedere tutta una serie di requisiti:Avere compiuto 18 anni;non essere e non essere stato sottoposto a misure restrittive di sicurezza personale o a misure di prevenzione;aver conseguito uno dei titoli di studio previsti dall’art. 2, comma 3, dell’Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2019, prot. n. 65/CSR;essere cittadino italiano o di altro stato membro dell’Unione Europea, ovvero di uno Stato anche non appartenente all’Unione Europea, con cui sia operante specifica condizione di reciprocità;non essere e non essere stato interdetto o inabilitato o dichiarato fallito ovvero non avere in corso un procedimento per dichiarazione di fallimento;non avere riportato condanne per delitti, anche colposi e non essere stato ammesso a godere dei benefici previsti dall’articolo 444 del codice di procedura penale e non essere sottoposto a procedimenti penali;aver superato un apposito corso di formazione, come regolamentato dall’art. 3 dell’Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2019, prot. n. 65/CSR.
Proprio l’ultimo punto, tra quelli elencati, evidenzia l’importanza dei corsi di formazione. Infatti, per diventare Ispettore di revisione occorre frequentare con profitto un corso di formazione che soddisfi i requisiti stabiliti dall’ Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 17 aprile 2019, per poi superare l’esame di abilitazione.
Corsi di formazione
I corsi di formazione per l’abilitazione a Ispettore di Revisione si suddividono in 3 moduli:Modulo ASi tratta di un modulo della durata di 120 ore, solo ed esclusivamente teorico. I soggetti a cui si rivolge questo modulo sono gli aspiranti ispettori che accedono con diploma, mentre è esentato dall’obbligo di frequentare chi è in possesso di una laurea triennale in discipline ingegneristiche.Per tale modulo è previsto un obbligo di frequenza di almeno l’80% del monte ore.La verifica finale è costituita da un test a risposta multipla ed al superamento della verifica si rilascia un “Attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento”, che consente l’accesso al successivo modulo B. Modulo BA differenza del modulo A, è sia pratico che teorico. Ha una durata di 176 ore ed è rivolto a chi ha superato il modulo A o a chi è stato esentato dal modulo A in quanto in possesso di laurea triennale.Gli ispettori già autorizzati o abilitati alla data del 20 maggio 2018 sono esentati dall’obbligo di frequentare i moduli A e B e possono accedere direttamente alla frequenza del modulo C (DM MiT 214/2017, art. 13 c. 2 e Accordo Stato Regioni, art. 3 c. 7).La verifica finale è costituita da un test a risposta multipla e una prova pratica consistente in una simulazione di controllo tecnico.Al superamento della verifica si rilascia un “Attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento”, che consente di accedere all’esame di abilitazione per i controlli tecnici per i veicoli capaci di contenere al massimo sedici persone, compreso il conducente, o con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, presso le Direzioni Generali Territoriali del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale.Modulo CSe il modulo B consente di ottenere l’abilitazione di ispettore soltanto per i veicoli con massa inferiore o uguale a 3,5 tonnellate, il modulo C consente di superare tale limite.L’accesso al modulo C è riservato agli ispettori che hanno sostenuto con esito positivo l’esame di abilitazione relativo al solo modulo B e agli ispettori già autorizzati o abilitati alla data del 20 maggio 2018. La durata del modulo è di 50 ore, articolate come previsto dalla successiva tabellaLa verifica finale è costituita da un test a risposta multipla e una prova pratica consistente in una simulazione di controllo tecnico.Al superamento della verifica si rilascia un “Attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento”, che consente di accedere all’esame di abilitazione per i controlli tecnici per i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, presso le Direzioni Generali Territoriali del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale.Presso Scuola e Formazione è in fase di lancio il corso di formazione relativo ai moduli A e B. Il corso partirà il 2 agosto: per qualsiasi informazione e dettaglio o per procedere con l’iscrizione puoi contattarci al numero di telefono 3273811511 o all’indirizzo mail Direzione.scuolaeformazione@gmail.com
Conclusioni
Come visto, la professione dell’ispettore di revisione è fondamentale e necessita di appositi corsi, suddivisi nello specifico in tre moduli diversi. Scuola e Formazione è pronta a lanciare i corsi relativi ai moduli A e B.Per restare sempre aggiornato sui corsi organizzati, ti consigliamo di visitare il nostro sito, contattarci, oppure venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi. [...]
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14 Luglio 2024Introduzione
Quello dell’autista di mezzi di soccorso rappresenta un lavoro sicuramente nobile e ovviamente indispensabile per poter garantire l’operatività dei mezzi di soccorso come, ad esempio, le ambulanze. Per diventare autista soccorritore occorrono determinati requisiti e una specifica formazione.
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Per questo, nel proseguo dell’articolo descriveremo meglio questa figura, mettendo soprattutto in evidenza i requisiti e la formazione necessari per poter ambire a tale occupazione.
Chi è l’autista soccorritore
La legge definisce l’autista soccorritore con le seguenti testuali parole: è l’esclusivo operatore che, a seguito del conseguimento dell’attestato di qualifica rilasciato al termine di una specifica formazione professionale, svolge attività di:a) conduzione dei mezzi di soccorso sanitario provvisti di segnalatori di allarme acustico e visivo a luci lampeggianti blu e salvaguardia della sicurezza degli occupanti dei mezzi medesimi;b) accertamento dell’efficienza e della sicurezza del veicolo di soccorso affidato;c) conoscenza e corretto utilizzo di tutti i presìdi sanitari a bordo;d) comunicazioni radio-telefoniche, utilizzo dei sistemi informatizzati di comunicazione;e) lettura della cartografia, conoscenza e utilizzo dei sistemi di navigazione e di posizionamento globale (GPS);f) comunicazione con la centrale operativa (CO) 118 e altri mezzi di soccorso e con l’area di emergenza pronto soccorso degli ospedali;g)comunicazione gestuale e luminosa con l’eliambulanza;h) collaborazione nell’intervento del soccorso sanitario nelle varie fasi del suo svolgimento.
Requisiti e corsi di formazione
Le regioni, sulla base del fabbisogno, regolamentano l’organizzazione dei corsi di formazione professionale, i requisiti per l’accesso ai medesimi corsi, l’organizzazione didattica con le relative materie di insegnamento e il relativo tirocinio, necessari ai fini del conseguimento dell’attestato di qualifica e del titolo abilitante all’esercizio della professione di autista soccorritore.Per l’accesso ai corsi di formazione professionale di autista soccorritore è richiesto il diploma di istruzione secondaria di primo grado, il possesso della patente di guida e l’età anagrafica di 21 anni.
Il corso di formazione per autista soccorritore per il servizio su mezzi di soccorso e di trasporto sanitario ha una durata complessiva di 1000 ore, suddivise in 300 ore di teoria, 400 ore di esercitazione e 300 ore di tirocinio.2. In relazione a particolari tipologie di impiego, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere ulteriori moduli riferiti a tematiche specifiche legate al territorio o alla tipologia di evento. Tali moduli non possono superare le 300 ore.3. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano definiscono i criteri di individuazione delle strutture presso le quali svolgere il tirocinio previsto dal corso di formazione di autista soccorritore.
Recentemente, Scuola e Formazione ha erogato proprio un corso di guida sicura per autista soccorritore, con l’obiettivo di preparare gli operatori che intendono svolgere le attività di conduzione dei mezzi di soccorso.
Conclusioni
Come visto, il ruolo dell’autista soccorritore è un ruolo di forte responsabilità, per il quale è necessaria una formazione adeguata e specifici requisiti.Per qualsiasi informazione e per restare sempre aggiornato sui corsi organizzati da Scuola e Formazione, ti suggeriamo di visitare il nostro sito e le nostre pagine social, oppure venire direttamene a trovarci in sede. [...]
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7 Luglio 2024Introduzione
Quella dello sviluppatore informatico è una professione sempre più richiesta negli ultimi anni, vista l’importanza sempre più grande del mondo dell’informatica e della tecnologia in generale. Di conseguenza, è importante capire di cosa si occupa tale figura, ed in che modo è possibile seguire corsi e conseguire conoscenze per poter ambire ad una carriera di questo tipo.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Per questo, nel proseguo dell’articolo metteremo in evidenza le principali caratteristiche che contraddistinguono lo sviluppatore informatico e l’importanza che possono avere i corsi dedicati.
Chi è lo sviluppatore software
Lo Sviluppatore di software lavora nel settore dell’informatica ed il suo lavoro consiste nel dar vita, scrivendo in linguaggi informatici, a diverse tipologie di software.Ma cosa si intende per software? Si tratta della parte intangibile dei sistemi informatici, la quale si contrappone all’hardware che, invece, è la parte fisica: in sostanza tutte le parti fisiche che compongono un personal computer, un laptop o uno smartphone sono hardware, mentre le applicazioni o i programmi che sono installati al loro interno, sono software.
Il Software Developer può occuparsi della creazione di varie tipologie di software, in base alle esigenze dell’azienda nella quale è inserito o, nel caso effettui il proprio lavoro come libero professionista, sulla base delle esigenze dei propri clienti. Tra i principali software troviamo: le applicazioni per pc, tablet e smartphone, programmi di gestione, di sicurezza informatica, di automazione industriale, di identità digitale, software per l’e-commerce, per l’aggregazione, per la visualizzazione e l’analisi dei Big Data.
Con l’esplosione dello smart working, spesso è una professione che può essere svolta da casa, e quindi dalla propria scrivania.
Quali caratteristiche deve possedere
Nonostante la professione dello sviluppatore software sia molto variegata a seconda del settore specifico di specializzazione, ci sono alcune caratteristiche abbastanza comuni che occorre possedere:competenze di grafica;competenze in ambito design;competenze di programmazione (conoscenza dei linguaggi di programmazione informatica);competenze in ambito reportistica;competenze informatiche in generale.Per cercare di ottenere questo tipo di competenze le lauree più consigliate sono: lauree in informatica, lauree in ingegneria, lauree in data science, lauree in matematica. Sia per chi è laureato, sia per chi non ha conseguito la laurea, possono essere fondamentali dei corsi di formazione ad hoc, che permettono a chi li frequenta di essere inseriti nel mondo della professione del software developer.
Quanto guadagna
Entriamo nell’argomento che solitamente più incuriosisce, ovvero quello relativo allo stipendio. La retribuzione media lorda (RAL) di uno sviluppatore software si aggira attorno ai 31mila euro annui. Si tratta di una cifra di circa 1700 euro netti al mese che si posiziona al di sopra della media italiana. Ovviamente la retribuzione varia in relazione all’esperienza maturata nel corso degli anni come dipendente in azienda o come libero professionista.
Corsi di formazione
Come già accennato, i corsi di formazione rappresentano un valido strumento sia per chi ha conseguito una laurea nelle materie scientifico/informatiche, sia per chi ha conseguito un altro tipo di laurea o soltanto il diploma. Scuola e Formazione organizza periodicamente corsi legati al mondo al mondo dell’informatica e delle professioni che ruotano attorno a questo settore.Ti ricordiamo che scuola e Formazione soc. cons. a.r.l. è un’agenzia formativa nata nel 1999 occupandosi di progettazione e realizzazione di interventi formativi sia finanziati che autofinanziati.
La società si avvale di docenti con consolidata esperienza nella formazione rivolta sia alle imprese che alla P.A. ed è accreditata dal 23/6/2011 col codice N°A00321 come agenzia formativa presso il Sistema di Accreditamento della Regione Autonoma della Sardegna.A partire da luglio 2023, Scuola e Formazione è Test Center qualificato AICA per l’erogazione di progetti formativi in ambito ICT riconosciuto a livello di Unione Europea.
Conclusioni
Come visto, la figura del software developer è in costante ascesa, sia a livello di richiesta occupazionale sia a livello di salario.Per restare sempre aggiornato sui nostri corsi legati al mondo informatico ti consigliamo di visitare il nostro sito, contattarci, o venire a trovarci direttamente in sede. [...]
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28 Giugno 2024Introduzione
Il tema della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute è sicuramente uno di quelli, nel contesto lavorativo, sul quale la legge italiana pone il maggiore interesse.Per questo per le aziende è importante tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, anche attraverso corsi di formazione specifici.
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
Nel proseguo dell’articolo tratteremo i principali aspetti della sicurezza del lavoro in Italia, sottolineando l’importanza dei corsi di formazione dedicati ai dipendenti.
Sicurezza sul lavoro: leggi e figure
Il riferimento principale in tema di sicurezza sul lavoro è il decreto attuativo del 9 aprile 2008 n. 81 (Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro), entrato in vigore il 15 maggio 2008.Le principali figure previste dal sopracitato testo unico sono:Datore di lavoro(DL);Medico competente(MC);Responsabile del servizio di prevenzione e protezione(RSPP);Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP);Lavoratore;Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza(RLS);Dirigente;Preposto;Addetti al Primo Soccorso;Addetti all’Antincendio e all’Emergenza.Sempre il decreto legislativo del 2008 prevede l’esistenza del servizio di prevenzione e protezione, il quale deve essere inteso come l’insieme di persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi per i lavoratori. Esso deve essere costituito da:Responsabile del servizio di prevenzione e protezione(RSPP)Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)Secondo le regole del decreto legislativo del 2008, il datore di lavoro deve organizzare il servizio di prevenzione e protezione all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, o incaricare persone o servizi esterni costituiti anche presso le associazioni dei datori di lavoro o gli organismi paritetici.
L’importanza dei corsi di formazione
La formazione rientra più e più volte nelle disposizioni relative alla sicurezza sul lavoro.Innanzitutto, tra le misure generali di tutela e sicurezza rientrano:l’informazione e formazione adeguate per i lavoratori;l’informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;l’informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
Per quanto riguarda invece gli obblighi del datore di lavoro e dei dirigenti, è previsto l’adempimento agli obblighi di informazione, formazione e addestramento.Tra gli obblighi del preposto per l’attività di vigilanza (figura che deve essere obbligatoriamente designata dal datore di lavoro o dai dirigenti) rientra quello di frequentare corsi di formazione specifici, anche di aggiornamento periodico, in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro. I contenuti della formazione comprendono: principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi, definizione e individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi, individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione
Tra gli obblighi dei lavoratori, infine, c’è quello di partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro, ricevendone apposito attestato.In tal senso, Scuola e Formazione è centro accreditato E.BI.GEN. di diretta emanazione per la formazione continua e professionale come definito dall’articolo 51 del decreto legislativo 81/08, e per questo periodicamente organizza corsi rivolti proprio alla formazione sulla sicurezza nel mondo del lavoro.
Conclusioni
Come visto, la formazione in una materia delicata come la sicurezza sul lavoro è fondamentale nonché obbligatoria per legge. Per restare sempre aggiornato sui corsi organizzati da Scuola e Formazione ti consigliamo di consultare il nostro sito e, per qualsiasi informazione o chiarimento, puoi chiamarci o venire a trovarci presso una delle nostre sedi. [...]
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23 Giugno 2024Introduzione
Tra i corsi di formazione più importanti per coloro che effettuano trasporti come professione, ci sono sicuramente quelli che mirano al conseguimento del cosiddetto certificato ADR. Si tratta di un certificato obbligatorio per coloro che trasportano merci pericolose..
SCUOLA E FORMAZIONE SI OCCUPA DI ACCOMPAGNARE LE PERSONE E LE AZIENDE IN PERCORSI FORMATIVI FONDAMENTALI NEL MONDO DEL LAVORO: ORGANIZZIAMO CORSI LEGATI AL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO, E ANCHE ALL’INFORMATICA, ORMAI SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO PROFESSIONALE. PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUI CORSI DI FORMAZIONE IN ARRIVO, VISITA IL NOSTRO SITO O CONTATTACI
In questo articolo tratteremo proprio questo tema, spigando quali sono i passaggi ed i corsi di formazione da seguire per ottenere tale abilitazione e sfruttarla in ambito lavorativo.
ADR: Codice della Strada e altre generalità
Partiamo con la definizione rigorosa di ADR. L‘Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada”, noto più semplicemente come ADR, è un certificato obbligatorio per tutti i conducenti dei veicoli che effettuano il trasporto di merci pericolose (come per esempio materiali infiammabili, esplosivi e radioattivi) su territorio nazionale e internazionale.Come visto, l’ADR assume caratteri di obbligatorietà, ed infatti l’articolo 168 del Codice della Strada dispone che:“Le merci pericolose, il cui trasporto internazionale su strada è ammesso dagli accordi internazionali, possono essere trasportate su strada, all’interno dello Stato, alle medesime condizioni stabilite per i predetti trasporti internazionali. Per le merci che presentino pericolo di esplosione e per i gas tossici resta salvo l’obbligo per gli interessati di munirsi delle licenze e dei permessi di trasporto qualora previsti dalle vigenti disposizioni”.
Esistono 4 tipi di patentini ADR:Patentino ADR tipo B – Corso Base;Patentino ADR tipo A – Corso Cisterne;Patentino ADR – tipo B + esplosivi;Patentino ADR – tipo B + radioattivi.
La suddivisione nelle quattro tipologie elencate si basa sul tipo di veicolo che si deve condurre e sul tipo di merci pericolose da trasportare.
I Corsi di formazione
Il Certificato di formazione Professionale ADR viene rilasciato a seguito di un corso di formazione obbligatorio a cui segue un esame teorico in forma scritta, e deve essere rinnovato ogni 5 anni sempre attraverso un corso obbligatorio e un esame in forma scritta.Ma quale è il programma dell’esame e, conseguentemente, dei corsi di formazione da seguire? Il programma d’esame verte sulle nozioni contenute nel trattato ADR, un trattato che ogni 2 anni è soggetto ad aggiornamento e che contiene tutte le informazioni utili e obbligatorie per il trasporto di merci pericolose su strada. Tra gli argomenti principali:Prescrizioni generali internazionali applicabili al trasporto di merci pericolose;Prescrizioni generali nazionali applicabili al trasporto di merci pericolose;Principali tipi di rischio (rischi principali, secondari e loro classificazione);Informazioni sulla protezione dell’ambiente e il trasferimento di rifiuti;Informazioni generali di responsabilità civile;Precauzioni/comportamenti generali durante il trasporto;Primo soccorso ed equipaggiamenti di protezione individuale.
Conclusioni
Queste quindi i principali punti da tenere a mente riguardo il certificato ADR e le modalità per ottenerlo. Per restare sempre aggiornato sui corsi organizzati da Scuola e Formazione visita il nostro sito, contattaci, o vieni direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi. [...]
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